Il palazzo fu dimora di Luigi Capozza, celebre personaggio casaranese il quale nel 1889 fondò uno stabilimento per la fabbricazione dell’alcool, del cremor di tartaro, fabbrica che venne considerata la più importante sia della provincia e sia dell’intero Salento.
L’impianto tradizionalmente neoclassico tipico dell’Ottocento è impreziosito da una fitta decorazione liberty che si concentra su alcuni elementi architettonici del piano nobile, in particolare sulle paraste e sulle cornici delle finestre, mentre, nelle parti restanti, l’ornato è affidato al solo colore.
La centralità del fronte è sottolineata da un loggiato che si apre con tre arcate a tutto sesto sorrette da colonne classicheggianti. Girali floreali di gusto tipicamente liberty decorano le paraste, la fascia sottostante la cornice marcapiano e la superficie muraria tra gli archi.
Il secondo piano presenta una decorazione più semplice e lineare, paraste con specchiature sulle ali e una balaustra sul coronamento.
Il palazzo fu realizzato in due momenti distinti: la prima parte nel 1888 e la seconda nel 1911; ed è in questa seconda fase che furono realizzate dal famoso decoratore Agesilao Flora le tempere delle pareti e dei soffitti, tutt’ora visibili.