Il palazzo, risalente al sec. XVII, fu costruito per celebrare il prestigio dei duchi D’Aquino, nobile famiglia napoletana. Emanuele fu il sesto e ultimo duca D’Aquino nato in Casarano, dopodiché la famiglia tornò a Napoli. Attualmente il palazzo è proprietà della famiglia De Lorenzis.
L’imponente costruzione, nota anche come “castello”, è il maggiore palazzo di Casarano per l’ampiezza della sua facciata (120 metri). Il prospetto, progettato dall’architetto Germano De Santis, è bipartito da una lunga fila di 52 mensole figurate che avrebbero dovuto sorreggere una balconata mai realizzata; infatti il palazzo baronale risulta incompiuto, come dimostrano la parte destra dell’edificio e le numerose finestre sfondate o cieche del piano nobile. Qui si aprono finestre con timpano triangolare, semplici o con modanature.
La facciata liscia contrasta con la decorazione a bugnato della parasta angolare (l’altra non è stata mai realizzata) e della zona intorno al portale.
Con l’acquisto della proprietà da parte della famiglia De Lorenzis alla fine dell’Ottocento, furono eseguiti lavori di ristrutturazione e di decorazione, che riguardarono soprattutto i piani alti del palazzo. Il salone è uno degli ambienti più preziosi, per le decorazioni della volta e per il bellissimo mosaico pavimentale.
Il garibaldino De Lorenzis, dopo l’unificazione del 1860, fece rappresentare le imprese di Garibaldi sulle pareti della volta, testimoniando, così, il suo temperamento politico. I fratelli Peluso lasciano il segno, realizzando un notevole mosaico pavimentale con motivi geometrici e figure animali. All’interno è possibile ammirare la piccola chiesetta dedicata a Sant’Anna.